venerdì 7 settembre 2012

L’emendamento che punta a risolvere il problema del mancato accesso a qualsiasi tutela previdenziale per i lavoratori dello spettacolo

L’emendamento che punta a risolvere il problema del mancato accesso a qualsiasi tutela previdenziale per i lavoratori dello spettacolo
Attenzione al vaglio del Parlamento c’è una proposta di modifica in questione del progetto di legge in materia di “Disposizioni in materia di riforma del mercato del lavoro in una prospettiva di crescita” e, in special modo, il punto relativo ai versamenti Enpals.

Difatti, uno dei maggiori problemi in questo settore è dato dal fatto che troppo spesso i lavoratori dello spettacolo non riescono a raggiungere il limite minimo di 120 giornate di contribuzione per l’accesso ai trattamenti previdenziali.

Il risultato è che, nella stragrande maggioranza dei casi, gli animatori si vedono, nell’immediato, sforniti di qualsiasi tutela previdenziale e, nel futuro, sottratti al trattamento pensionistico.

Statistiche alla mano, infatti, non può non colpire un aspetto, che differenzia i lavoratori dello spettacolo dalle altre tipologie di lavoratori: oltre l’80% degli iscritti al Fondo pensioni nei comparti musica, cinema e teatro sono lavoratori discontinui.
Un dato preoccupante, a cui va aggiunto l’ulteriore sommerso, ossia tutti gli artisti che non hanno ancora effettuato l’iscrizione al Fondo pensioni.

Apprezzabile e pienamente condivisibile appare, alla luce di quanto detto, la richiesta formulata dall’On.Vita al Governo di non applicare ai lavoratori dello spettacolo “le disposizioni di cui agli articoli 4 e 5 del decreto legislativo 6 settembre 2001, n. 368”.

Art. 4. Disciplina della proroga
1. Il termine del contratto a tempo determinato puo' essere, con il consenso del lavoratore, prorogato solo quando la durata iniziale del contratto sia inferiore a tre anni. In questi casi la proroga e' ammessa una sola volta e a condizione che sia richiesta da ragioni oggettive e si riferisca alla stessa attivita' lavorativa per la quale il contratto e' stato stipulato a tempo determinato. Con esclusivo riferimento a tale ipotesi la durata complessiva del rapporto a termine non potra' essere superiore ai tre anni.

2. L'onere della prova relativa all'obiettiva esistenza delle ragioni che giustificano l'eventuale proroga del termine stesso e' a carico del datore di lavoro.

Art. 5. Scadenza del termine e sanzioni - Successione dei contratti

1. Se il rapporto di lavoro continua dopo la scadenza del termine inizialmente fissato o successivamente prorogato ai sensi dell'articolo 4, il datore di lavoro e' tenuto a corrispondere al lavoratore una maggiorazione della retribuzione per ogni giorno di continuazione del rapporto pari al venti per cento fino al decimo giorno successivo, al quaranta per cento per ciascun giorno ulteriore.

2. Se il rapporto di lavoro continua oltre il ventesimo giorno in caso di contratto di durata inferiore a sei mesi, ovvero oltre il trentesimo giorno negli altri casi, il contratto si considera a tempo indeterminato dalla scadenza dei predetti termini.

3. Qualora il lavoratore venga riassunto a termine, ai sensi dell'articolo 1, entro un periodo di dieci giorni dalla data di scadenza di un contratto di durata fino a sei mesi, ovvero venti giorni dalla data di scadenza di un contratto di durata superiore ai sei mesi, il secondo contratto si considera a tempo indeterminato.

4. Quando si tratta di due assunzioni successive a termine, intendendosi per tali quelle effettuate senza alcuna soluzione di continuita', il rapporto di lavoro si considera a tempo indeterminato dalla data di stipulazione del primo contratto.

Speriamo che si tratti di un primo passo verso la piena tutela di una categoria le cui peculiarità, per un incomprensibile ritardo culturale, ancora si fatica a riconoscere.


articolo a cura dell'avv. Fabio Cristarelli consulente legale di www.Animandia.it  

Proponiamo il comunicato stampa relativo allo sciopero dell'animazione

ANSA, Il Corriere della sera, il SecoloXiX, TTG, Repubblica, queste sono solo alcune delle teste giornalisrtiche che riportarono la notizia dello sciopero nazionale dell'animazione.. proponiamo di seguito il comunicato stampa diffuso

Confederazione Italiana Esercenti Attività Commerciali Turistiche e dei Servizi 00184 Roma - Via Nazionale, 60 - Tel. 06/47251 - Fax 4746886
Ufficio Stampa COMUNICATO STAMPA TURISMO: UNO SCIOPERO COL SORRISO PER DIFENDERE LA CATEGORIA DEGLI ANIMATORI
L’AZIONE DI PROTESTA DOMENICA IN 400 STRUTTURE TURISTICHE ITALIANE
Uno sciopero in pieno stile animazione, ovvero senza incrociare le braccia, con il sorriso sulle labbra, ma con lo scopo principale di informare sulle problematiche e sui rischi che stanno vivendo gli animatori turistici.
Per la prima volta nella storia dell’Animazione Turistica, ci sarà la contemporaneità di un evento: alle 21,45 di domenica 15 luglio, in circa 400 strutture turistiche (al momento questa è la stima delle adesioni, con il supporto di circa 160 imprese d’animazione, con fonte Animandia.it) verrà letto un comunicato agli ospiti in cui si denuncia il disagio degli operatori del settore, stanchi di regole non attinenti ad un mercato che li lascia in balia della "pirateria".
"Questa azione di sensibilizzazione – sottolinea il presidente della Fiast-Confesercenti, Salvatore Belcaro - ha un significato molto importante per tutti i componenti del settore turistico: imprese d’animazione, personale e strutture turistiche riuniti dal comune desiderio di avere delle regole che possano tutelare chi fa questo mestiere con passione ed impegno".
La FIAST Confesercenti è al momento l’unica Federazione che riunisce le imprese del settore ed ha lanciato questa iniziativa con grande determinazione, trovando un ottimo partner nel portale ANIMANDIA.IT che ha supportato il lancio dell’evento e la sua diffusione instancabilmente dal primo momento. L’idea dello sciopero è stata posta in modo talmente trasversale, che ha trovato immediato riscontro nel popolo del web, soprattutto attraverso i gruppi su Facebook in cui la diffusione è stata massiccia.
"Un settore come questo, che dà la possibilità di lavorare ad una fascia d’età estremamente giovane (in genere parliamo prevalentemente della fascia 18-25 anni) e permette di far fare loro un’esperienza formativa molto importante – aggiunge Belcaro - ha il diritto di essere tutelato con regole che non siano frutto di "calcoli aritmetici" per far quadrare le casse dello Stato, ma che supportino l’occupazione giovanile (in totale crollo al momento) anche se in modo stagionale, con una durata variabile da 1 a 4 mesi circa, che comunque permetterebbe di alleggerire il peso del mantenimento dipendente dalle famiglie".
Dopo la lettura del comunicato, la serata proseguirà con la lettura della "Poesia dell’Animatore" e con altri momenti di spettacolo, lasciati alla libertà di interpretazione delle varie animazioni.
"Vogliamo che l’Animazione Turistica venga riconosciuta come una vera professione – conclude il presidente della Fiast - sia per chi la fa sul campo, sia per chi ne gestisce le risorse umane e l’operatività. Siamo abituati a lavorare con il sorriso sulle labbra, ed anche in questo caso sarà uno sciopero secondo le regole dell’Animazione: senza fermarsi, con un sorriso sincero e la determinazione e la voglia di raggiungere lo scopo che ci siamo prefissati".
Roma, 13 luglio 2012