venerdì 14 giugno 2013

Il Governo vuole sostenere il mercato del lavoro, ma dimentica il Turismo… e gli animatori si incazzano!


Gentili lettori,
mi chiamo Federico e  collaboro con Animandia.it il portale internet che rappresenta il settore dell’animazione turistica sul web, un settore che ha bisogno di aiuto urgente e che contempla decine di migliaia di operatori in Italia.
E’ vero, molti penseranno che si tratta di “lavori stagionali” che durano pochi mesi, ma non per questo non meritano la giusta attenzione, non per questo si devono considerare lavori di “seconda scelta” “ di “serie B”.
Soprattutto oggi, che con la crisi economica in atto  per moltissimi giovani, questi cosiddetti lavori estivi, sono una vera, irrinunciabile, unica,  risorsa economica per far fronte nell’immediato, ad una situazione di crisi che non vede soluzioni a breve termine .
Il turismo in Italia,  è forse l’unico mercato che va in controtendenza..infatti mentre le altre imprese licenziano..il settore dei lavori stagionali legati al turismo, grazie l’imminente apertura della stagione estiva, malgrado la crisi, è l’unico che sta comunque assumendo migliaia  di persone ( e faccio riferimento non solo ai lavori legati al mercato delle vacanze come quello dell’animazione,  ma anche a quelli del settore Turistico- alberghiero).
La cosa che più ci fa indignare, è che  nessuno di questo Governo, come anche di quello “Tecnico” appena passato,  parla seriamente delle potenzialità legate al lavoro stagionale nel turismo, eppure il nostro è un Paese a vocazione Turistica che assume ogni anno decine di migliaia di lavoratori … e allora perché il Governo Letta si dimentica sempre di menzionarlo? Forse che in Italia non esiste il Turismo e con esso i lavori stagionali?
Nonostante abbiamo a più riprese interpellato diversi esponenti di Governo attraverso una petizione, ci continuano a dare le solite risposte piene di “Vederemo” “faremo” “..diremo”…e nulla più.
A onor del vero, di recente, un certo interessamento c’ è stato da parte di alcuni esponenti del Movimento 5 stelle e faccio riferimento nello specifico ai cittadini deputati: Claudio Comunardi, Francesco Cariello e Eleonora Bechis, Massimiliano Bernini, Claudia Mannino, Maria Edera Spadoni, Sen. Sergio Puglia, Angelo Tofaro, Mara Mucci, che  ringrazio a nome di tutto il comparto animazione poiché, finalmente, si è riscontato un reale, sincero, interesse e non semplici “risposte diplomatiche” come quelle ricevute   in precedenza, almeno si è evitato la solita “presa in giro” un vizio che i parlamentari della “vecchia guardia” non hanno mai perso.
Si chiede a viva voce, sostegno, aiuto, perché l’intero comparto animazione turistica   è ormai seriamente compromesso sotto l'aspetto professionale, commerciale, di immagine e deontologico. Quello dell’animazione turistica, è un settore senza regole, abbandonato a sé stesso, vessato da  tasse esorbitanti, contratti di lavoro inadeguati e con una illegalità dilagante.
E di tutto ciò, a farne le spese sono le aziende oneste che rischiano il fallimento e i lavoratori stessi che spesso, dopo aver lavorato una  intera stagione, non percepiscono stipendio.
Tutto ciò senza che lo Stato e Organi preposti, facciano nulla per contrastare questa ormai diffusa prassi.
Eppure in Italia, ogni stagione ( estiva ed invernale)  vengono assunti nell’ambito dell’animazione,  non solo gli stessi animatori, ma anche altre figure professionali e facciamo riferimento a: assistenti bagnati, istruttori sportivi, educatori d’infanzia, musicisti, fonici, tecnici luci, coreografi, scenografi, costumisti, fotografi, hostess, DJ, ballerini, cantanti, pianobar, ecc. e moltissimi di questi, sono giovani studenti che non intendono gravare sulle famiglie in difficoltà e pertanto cercano dei lavori a termine per pagarsi gli studi.
Come Animandia, in rappresentanza dell’ animazione sul web, ci siamo fatti portavoce del malcontento degli operatori e chiediamo da tempo ma purtroppo invano, una regolamentazione del settore che favorirebbe nel immediato, sviluppo e occupazione soprattutto dei giovani che in tal modo, potrebbero gravare in maniera meno onerosa sui redditi già precari della stragrande maggioranza delle famiglie Italiane .
Abbiamo inoltrato a più riprese, all’attenzione della classe politica di tutti gli schieramenti, un progetto concreto e a costo zero, utile  per dare una  ulteriore risposta alla necessità di occupazione dei giovani in Italia.  
Senza scendere nei particolari tecnici, diremo che  tale regolamentazione mira ad ottenere : regole comuni, lotta alla diffusa illegalità che penalizza le aziende oneste e miete "vittime" tra i lavoratori ed anche una minore pressione fiscale e contratti di lavoro più aderenti al settore.
In pratica tutto ciò si traduce in: contrasto all' illegalità, maggior concorrenza leale tra le imprese, e conseguente aumento dei guadagni per le aziende ( attraverso la riduzione del fardello eccessivo delle imposte, tasse e contributi) e ovviamente, anche aumento di assunzioni di lavoratori.
Purtroppo ci hanno risposto con sincerità solo alcuni cittadini Deputati del Movimento 5 stelle e con altrettanta sincerità, ci hanno assicurato che faranno quello che possono per aiutare il settore Animazione turistica, del resto in parlamento sono in minoranza….dunque? che dire, ai lavoratori stagionali di serie “B” non resta che incrociare le dita e ringraziare i cittadini del M5S per quanto potranno fare..e gli altri Onorevoli ? i partiti? il Governo? Bè per quanto riguarda loro.. se questi “Onorevoli” hanno un briciolo di coscienza, speriamo che leggano queste riflessioni  e che magari si diano da fare.
Comunque una cosa è certa, loro…gli Onorevoli , a differenza di milioni di famiglie italiane, se la fanno la vacanza eccome!!  …infatti giorni fa, il settimanale L'Espresso ha dedicato ampio risalto ad un'inchiesta della magistratura sui politici in vacanza. Dalle carte risultano i nomi di parlamentari italiani - Renato Schifani, Osvaldo Napoli, Salvatore Cuffaro, Angelino Alfano e Simona Vicari - che per un decennio avrebbero goduto di vacanze gratis o a prezzi scontati in resort Valtur sparsi nel mondo, ai tempi guidato dalla famiglia Patti …e allora che dire, chissà che qualche animatore, non abbia la possibilità di incontrarne qualcuno per potergli dire da vicino tutto quello che pensiamo…

A cura di
Federico Meoli
Staff Animandia.it

sabato 8 giugno 2013

L'animatore non pagato dall'agenzia può rivalersi sulla struttura turistica

Responsabilità solidale nei contratti Struttura ricettiva-Impresa di Animazione
Cari amici più volte mi è stato chiesto, sia da titolari di imprese di animazione che dagli animatori, se la struttura turistica è obbligata in solido con l’impresa di animazione al pagamento della retribuzione e dei contributi previdenziali dell’animatore, ecco quindi un chiarimento.

L'art. 29 comma 2 del D.Lgs. n. 276/2003 stabilisce che "in caso di appalto di opere o di servizi il committente imprenditore o datore di lavoro è obbligato in solido con l'appaltatore nonché con ciascuno degli eventuali ulteriori subappaltatori entro il limite di due anni dalla cessazione dell'appalto a corrispondere ai lavoratori i trattamenti retributivi comprese le quote di trattamento di fine rapporto nonché i contributi previdenziali e i premi assicurativi dovuti in relazione al periodo di esecuzione del contratto di appalto restando escluso qualsiasi obbligo per le sanzioni civili di cui risponde solo il responsabile dell'inadempimento".

Pertanto i lavoratori interessati (gli animatori) possono agire entro il limite temporale di due anni dalla cessazione del contratto di servizi nei confronti del committente (struttura turistica) affinché questi risponda in solido con l'appaltatore (impresa di animazione) nonché con gli eventuali subappaltatori (altre imprese di animazione) dei trattamenti retributivi e previdenziali, delle quote di trattamento di fine rapporto, dei premi assicurativi obbligatori per gli infortuni sul lavoro a loro dovuti.

Inoltre quando all’animatore viene detto che l’impresa di animazione è impossibilitata a pagarlo poiché non ha ancora ricevuto il saldo dalla struttura turistica ci viene a supporto l'art.1676 del codice civile in base al quale i lavoratori, nel nostro caso gli animatori, che hanno prestato il proprio lavoro nell'ambito di un contratto di servizi possono proporre azione diretta contro la struttura turistica per conseguire quanto è loro dovuto fino alla concorrenza del debito che la struttura ha verso l’impresa di animazione nel tempo in cui essi propongono la domanda.

Tale disposizione non pone quindi limiti di carattere temporale per l'azione per il riconoscimento delle retribuzioni dovute ma un diverso limite di carattere "quantitativo".
Pertanto trascorso il termine di due anni dalla cessazione dell'appalto previsto dall'art. 29 comma 2 del Decreto Legislativo suddetto resta in ogni caso possibile l'esercizio dell'azione diretta ex art.1676 c.c. nei confronti della struttura turistica tale azione però consente di conseguire la retribuzione esclusivamente entro il limite del debito che la struttura turistica ha verso l'impresa di animazione nel tempo in cui viene proposta la domanda.

A tal proposito si sottolinea che la circolare n. 5/2011 del Ministero del Lavoro ha precisato che il suddetto regime di responsabilità solidale opera a tutela di tutti i lavoratori impiegati in un determinato appalto e nell'eventuale subappalto e pertanto anche con riferimento ai lavoratori "in nero".

attenzione: se la struttura turistica a sua discolpa dichiara di aver regolarmente pagato l'agenzia, non fa nulla, la struttura intanto risarcisce il danno economico, poi si potrà rivalere sul'agenzia che non ha versato lo stipendio agli animatori stessi, ovvio che bosogerà essere in posesso di un regolare contratto che riporti la il lavoro svolto presso quella dterminata struttura, meglio ancora se si hanno foto o video che possano documentare la prestazione effettuata.

Articolo a cura dell. Avv. Fabio Cristarelli consulente legale di Animandia

sabato 15 dicembre 2012

FARE IMPRESA DI ANIMAZIONE TURISTICA IN ITALIA? Mission Impossibile

lettera aperta pervenuta alla redazione di Animandia.it

Mi chiamo Ottavio sono un giovane della provincia di Bari e possiedo un piccolo agriturismo a conduzione familiare, ogni estate con la clientela della struttura organizzo un po’ di animazione, nulla di speciale sia chiaro, qualche serata karaoke, dei giochi, balli di gruppo, delle rappresentazioni teatrali ( visto che per passione recito in una compagnia amatoriale) tutto qui.

 Vista la mia passione per l’intrattenimento e lo spettacolo e spinto dalla voglia di non gravare sul bilancio familiare, lo scorso anno fa decisi di  mettermi in proprio ed aprirmi una agenzia di servizi per l’animazione.

 Fu una vera impresa nel vero senso della parola, non avevo idea della miriade di tasse varie tra  cui destreggiarmi il mio commercialista mi spiegò che tra  ENPALS (oggi unificata all’INPS). INAIL, IRPEF, IRAP un animatore ogni mese costa solo di tasse e contributi circa 5-600 euro, in più ovviamente, va calcolato lo stipendio e poi anche il guadagno per la mia attività che naturalmente, prevedeva anche investimenti in materiali e attrezzature varie.

Comunque non mi scoraggio, faccio i miei bei preventivi e mi presento alle strutture turistiche della mia regione e lì cominciai la mia avventura di imprenditore, ebbene dai colloqui fatti con i direttori dei villaggi appresi che molti di questi, avendo da anni la loro società di fiducia non intendevano cambiare agenzia e si qui tutto normale… ma la cosa che mi sconfortò era la  concorrenza agguerrita, dovevo confrontarmi con decine e decine di società, ognuna con il suo bel preventivo per il servizio animazione, i titolari delle strutture tiravano fuori dal cassetto decine di fax con preventivi e proposte varie… e moltissime di queste avevano dei preventivi a parità di personale impiegato, molto ma molto al di sotto del mio.

 In pratica conti alla mano, con quello che offrivano queste agenzie, io ci avrei a stento pagato quella miriade di tasse e egli stipendi ( nemmeno troppo alti) agli animatori,  i miei guadagni erano irrisori o pari allo zero, in alcuni casi stando a dei preventivi che ho visionato, addirittura ci avrei rimesso qualcosa di tasca mia.

 Ma mi domando e dico, come si fanno a presentare simili preventivi? Magari perché queste pseudo agenzie non pagano nulla a nessuno? Magari evadono totalmente il fisco?  O a fine stagione spariscono con l’intero incasso? Sono così si possono spiegare simili prezzi.

Ci sono stati anche dei casi dove la struttura turistica pretendeva che oltre a fare animazione, il mio personale si occupasse della sala ristorante fungendo da camerieri al buffet, oppure un altro caso dove il proprietario voleva che ci fosse qualcuno degli animatori disposto a fare da autista alla navetta per il mare…per non parlare di un campeggio che aveva destinato all’alloggio degli animatori una vecchia roulotte dimessa, troppo mal ridotta per essere offerta agli ospiti .

Ebbene di fronte a questa realtà mi sono arreso, per me è stato impossibile fare l’imprenditore in questo settore, per il momento sono tornato a collaborare con la mia famiglia nella gestione dell’agriturismo, mi mancano pochi esami per la laurea poi si vedrà… Devo dire che io mi reputo un fortunato perché almeno ho una alternativa lavorativa, penso però a quelli che fanno impresa onestamente, che devono vivere di espedienti e tanta fantasia per tentare di rimanere a galla, a tutti loro, imprenditori seri e onesti dell’animazione, va la mia solidarietà e ammirazione.
Cordiali saluti Ottiavio Mengoli

martedì 11 dicembre 2012

Puntata televisiva di denincia sulle problematiche inerenti il settore dell'animazione



Puntata DENUNCIA sulle problematiche relative al settore dell'animazione turistica, la puntata è stata trasmessa nel mese di dicembre 2012, dell'emittente siciliana Europa Tv in ambito del programma televisivo chiamato L'indignato Locale e condotto da Ivo Urso, la puntata è stata realizzata anche grazie al contributo di Animandia.

martedì 4 dicembre 2012

petizione per la regolamentazione del settore animazione

Nel mese di novembre 2012 Animandia in rappresentanza del settore Animazione nel web, si è fatta promotrice di una petizione che è stata sottoposta all'attenzione di tutta la classe politica. Si è chiesta una seria regolamentazione del settore dell'animazione, attraverso regole comuni, lotta alla diffusa illegalità che penalizza le aziende oneste e miete "vittime" tra i lavoratori ed anche una minore pressione fiscale. In pratica tutto ciò si traduce in: contrasto all' illegalità, maggior concorrenza leale tra le imprese, aumento dei guadagni per le aziende ( attaverso la riduzione del fardello eccessivo delle imposte, tasse e contributi) e aumento della busta paga per i lavoratori. Questo nostro appello è stato inoltrato indistinatamente a tutta la classe politica ed è stato accolto da alcuni parlamentari, auspiachiamo che tale iniziativa, possa dare i suoi frutti.

venerdì 26 ottobre 2012

Contributo del 40% a fondo perduto per la nascita della tua impresa di Animazione

Contributo del 40% a fondo perduto per la nascita della tua impresa di Animazione
Cari amici, in un momento economico così difficoltoso, continuano a pervenire richieste di informazioni sui costi da sostenere onde avviare un’ Impresa di Animazione e sulla possibilità di poter attingere contributi congrui e convenienti.
Ebbene, dopo un’attenta analisi, lo Studio Cristarelli può notiziarvi della possibilità prevista da Invitalia (ex Sviluppo Italia), l'Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa, che agisce su mandato del Governo per accrescere la competitività del Paese, in particolare del Mezzogiorno, e per sostenere i settori strategici per lo sviluppo, si tratta della Microimpresa prevista dal Decreto Legislativo n. 185/2000, ecco alcune specifiche:

A chi si rivolge A persone che intendono avviare un'attività imprenditoriale in forma di società in nome collettivo o in accomandita semplice, la cui metà dei soci, che detenga almeno la metà delle quote di partecipazione, sia in possesso dei seguenti requisiti:
-Maggiore età alla data di presentazione della domanda;
-Socio Amministratore senza occupazione alla data di presentazione della domanda;
-Residenza nel territorio Italiano da almeno 6 mesi;

Cosa si può fare
Dato che le iniziative possono riguardare la fornitura di servizi il settore dell’animazione ne può tranquillamente beneficiare.

Le agevolazioni finanziarie

-Gli Investimenti complessivi non possono superare i 129.114 € (IVA esclusa);
-Contributo a Fondo Perduto (40% di 129.114€)
-Mutuo a Tasso Agevolato (restituibile in 7 anni al tasso dell’ 0,83 %), a completa copertura dell’investimento(60% di 129.114€)
Contributo a Fondo Perduto sulle spese di Gestione per il 1° anno (da 6.000 a 12.000€)

Le tipologie di beni finanziabili
-Per l’Investimento: attrezzature, macchinari, impianti e allacciamenti; beni immateriali ad utilità pluriennale; ristrutturazione di immobili entro il limite massimo del 10% del valore degli investimenti ;
-Per la Gestione: materiale di consumo, semilavorati e prodotti finiti, nonché altri costi inerenti al processo produttivo; utenze e canoni di locazione per immobili; oneri finanziari; prestazioni di garanzie assicurative

N.B. Attrezzature e macchinari possono essere anche usati purché non oggetto di precedenti agevolazioni.

Tempi :Da 6 a 9 mesi dall’invio della domanda.


Per informazioni non esitate ad inviare una mail (fabio.cristarelli@fastwebnet. it)   e i ns professionisti ti aiuteranno nello sviluppo del progetto da presentare ad Invitalia, nel Business Plan, nella documentazione necessaria e nei segreti da attuare per ottenere con sicurezza i contributi agevolati seguendoti in tutto l’ iter burocratico fino all' erogazione.
articolo a cura dell'avv. Fabio Cristarelli consulente legale di Animandia

giovedì 18 ottobre 2012

Lo sciopero dell'animazione turistica va in TV

                       
                                          Lo sciopero dell'animazione turistica, va in TV
Si tratta della puntata che il programma Fuori Onda TV dedica interamente allo sciopero nazionale dell'animazione turistica lo "Speciale Animazione" svoltosi il 15 luglio 2012.
Lo sciopero promosso dalla Fiast in colaborazione con Animandia.it è stato poi riproposto il 31 agosto, ottenendo ampi consensi sia in termini di adesioni, ma  anche da parte dei media, numerose testate giornalistiche nazionali hanno riportato la notizia anche l'ANSA diramò un bolettino dedicato all'evento.